Sessualità e disabilità mentale
difficile equilibrio tra sessualità e disabilità mentale
La sessualità e disabilità mentale nella maggior parte dei casi viene vissuta male soprattutto dalle persone che circondano chi la possiede, ma fortunatamente non tutti riescono ad essere così distaccati e c’è chi risulta essere sensibile a riguardo.
Grazie a ciò quindi si capisce che anche chi ha un determinato problema di disabilità ha bisogno comunque di poter vivere la sua sessualità nel miglior modo possibile, ma per fare ciò ha bisogno di persone che comprendono e che aiutino a rendere possibile tutto ciò. Ecco che quindi si realizzano delle storie tra queste persone disabili ed altre che regalano così momenti intensi di felicità facendo risultare un atto sessuale come qualcosa di normale in una situazione del genere.
La storia
In questa storia a sfondo sessuale i protagonisti sono Martina e Giuseppe, la prima con disabilità cognitiva ed il secondo un ragazzo universitario che studia alla facoltà di medicina. Proprio grazie a questi suoi studi ha approfondito l’argomento sulla disabilità e ha fatto si che la sua futura professione fosse rivolta maggiormente a persone affette da queste diverse patologie mentali. Lavorando come stagista presso un ospedale, Giuseppe ha avuto modo di conoscere Martina, che per alcune problematiche veniva nella struttura, così essendo coetanei hanno avuto modo di legare anche se con non poche difficoltà.
La ragazza man mano riusciva a farsi capire sempre più e Giuseppe man mano ha iniziato ad affezionarsi al punto tale da vedersi anche al di fuori della struttura ospedaliera, visto che i genitori di Martina avevano acquistato fiducia e vedevano la figlia trovarsi a suo agio con il ragazzo. Da qui poi è partita una conoscenza sempre più profonda tra i due e con gesti e poche parole Martina è riuscita a far capire che voleva provare ciò che nella sua vita mai aveva avuto modo di vivere, ovvero il sesso.
A tale situazione Giuseppe non sapeva bene come comportarsi visto lo stato della ragazza, quindi dopo averci pensato un po’ ha deciso di parlarne con i genitori di lei che si sono mostrati aperti a ciò e hanno dato il loro benestare. La motivazione di tale scelta è stata che volevano che la figlia si sentisse una ragazza come le altre, nel modo più ampio del termine e così hanno fatto in modo da lasciarli da soli a casa un giorno per potersi vivere tutto al meglio. A tal punto Giuseppe sapeva che doveva fare in modo da regalare un sogno a Martina e farle vivere un’esperienza che fosse risultata più naturale possibile ma allo stesso modo anche intensa e bella da ricordare poi.
Così il tutto è iniziato con lui che si è avvicinato alla ragazza ed accarezzandola le faceva capire di rilassarsi e di viversi il momento che stava per concretizzarsi, lei con i suoi occhi dichiarava la felicità di trovarsi lì con lui in quel preciso istante. Martina quindi a sorpresa ha iniziato a togliere da sola la camicia che indossava e scoprire il suo seno nudo, Giuseppe ammirava il suo bel corpo ed iniziava ad essere preso dalla situazione, c’era silenzio intorno a loro e ciò rendeva l’atmosfera più romantica.
Un nuovo inizio
Il ragazzo poi decide di mettere un sottofondo musicale delicato così sarebbe servito a rilassare entrambi e farli avvicinare sempre più l’uno all’altro, infatti dopo pochi secondi c’è stato il bacio tanto atteso da Martina. La gioia e la serenità in quella stanza avevano preso il sopravvento ma si faceva spazio la voglia dei ragazzi di scoprirsi sotto un altro aspetto che sembrava impensabile solo a parlarne ma che uscendo dagli schemi della società moderna hanno saputo superare. Su quel letto si stava vivendo la sessualità di una ragazza che voleva solo essere felice e sentirsi normale per poter avere anche lei la sua dose di naturalezza e Giuseppe era felice di ciò che stava concedendo e che stava vivendo sulla sua pelle.
I baci diventavano sempre più passionali e stare così in intimità stava sbloccando Martina che nonostante i suoi silenzi ed i suoi modi di fare dava modo a Giuseppe di percepire la voglia che aveva di lui. Il ragazzo ovviamente era preso oramai ed il suo corpo testimoniava l’attrazione verso quella ragazza dal bel corpo e dagli occhi chiari che lo fissavano in maniera dolce. Le mani del ragazzo percorrevano ogni centimetro del corpo di lei che con gli sguardi faceva capire di apprezzare e a sua volta sorrideva e accarezzava i capelli di lui, dentro quell’involucro si nascondeva una ragazza che voleva vivere intensamente.
Giuseppe lo aveva capito e stava dando il meglio di sé per essere dolce ed allo stesso tempo molto voglioso per vivere l’atto sessuale sempre più con maggiore foga e desiderio. Intanto i due ragazzi erano nudi e pronti a viversi in pieno il sesso così dopo aver giocato tra le gambe di lei, il ragazzo ha iniziato a penetrarla e Martina aveva sul volto un’espressione tanto distesa quanto nuova.
Giuseppe non l’aveva mai vista così e la conosceva da mesi, ciò lo galvanizzava e faceva si da farlo continuare in quello che stava facendo notando che la sua partner era sempre più coinvolta e partecipava come poteva all’atto. Essendo un’esperienza nuova per lei, il ragazzo la incitava nei movimenti e a fargli capire che era tutto normale e ciò serviva a far si che nella mente di lei si sviluppassero pensieri positivi ed intriganti allo stesso tempo. Infatti Martina era sempre più curiosa e nel cambiare la posizione che stavano assumendo faceva capire che voleva provare molto di questo mondo che stava scoprendo e che le stava piacendo molto.
Questo modo di fare della ragazza spingeva Giuseppe a fare i più e a capire che dietro il mondo della disabilità cognitiva si possono nascondere lati positivi che si deve fare in modo da tirare fuori per rendere normale tale situazione che la natura ha preservato per queste persone. Sono così riusciti ad arrivare entrambi all’amplesso assoluto e tra qualche gemito di piacere e parecchi sorrisi e sguardi reciproci hanno realizzato qualcosa di unico. Una volta ricomposti poi hanno atteso l’arrivo dei genitori della ragazza e quando quest’ultimi sono rientrati, hanno potuto ammirare l’espressione felice dipinto sul volto della loro figlia. Hanno così avuto la conferma che il loro modo di fare aveva regalato a Martina qualcosa di grande.